[av_heading heading=’Cos’è il Conto Termico?’ tag=’h3′ style=” subheading_active=” show_icon=” icon=’ue800′ font=” size=” av-medium-font-size-title=” av-small-font-size-title=” av-mini-font-size-title=” subheading_size=” av-medium-font-size=” av-small-font-size=” av-mini-font-size=” icon_size=” av-medium-font-size-1=” av-small-font-size-1=” av-mini-font-size-1=” color=” custom_font=” icon_color=” margin=” margin_sync=’true’ padding=’10’ icon_padding=’10’ link=” link_target=” id=” custom_class=” av_uid=’av-kiubj0rs’ admin_preview_bg=”][/av_heading]
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Precedentemente abbiamo parlato del Superbonus 110% oggi invece trattiamo di un’altra agevolazione statale: il CONTO TERMICO 2.0.
Il Conto Termico è un Bonus, istituito con il decreto Ministeriale del 28 Dicembre 2012, che incentiva e incoraggia lo sviluppo di interventi per incrementare la riqualificazione energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Grazie a questo incentivo è possibile migliorare le prestazioni energetiche, riducendo notevolmente i nostri consumi e i costi in bolletta recuperando velocemente le spese sostenute.
I fondi sono gestiti dal GSE S.p.A., Gestore dei Servizi Energetici, che monitora le domande, le spese sostenute, i soggetti beneficiari, e le modalità di richiesta dell’incentivo.
Quali sono le novità dell’anno 2020?
Oggi si parla di Conto Termico 2.0 ovvero un’evoluzione dell’incentivo originario.
Le principali novità da sapere sono:
- Ampliamento dei soggetti ammessi (PA, società in house e le cooperative di abitanti)
- Nuovi interventi di efficienza energetica
- Procedure molto più snelle
- Tempistiche più ridotte
- Dimensione degli impianti
- Rimborso diagnosi energetica e A.P.E
Chi sono i soggetti che possono richiedere l’incentivo?
Prima di fare il “classico” elenco è bene sapere che chi decide di eseguire uno degli interventi previsti dall’incentivo economico, deve calcolare i vantaggi considerando quanto risparmia e in quanto tempo rientra nell’investimento. Predisporre un incentivo destinato a questi interventi, permette a chi ne beneficia di far rientrare l’investimento ancor più velocemente.
Ecco a voi l’elenco:
- Le Pubbliche Amministrazioni, incluse:
- Ex Istituti Autonomi Case Popolari;
- Le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico;
- Le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
- I soggetti privati: persone fisiche, condomini; soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario.
Tali soggetti sono definiti “Responsabili” se sostengono direttamente le spese per l’installazione dell’impianto e procedono all’iter secondo procedura.
Chi può presentare la richiesta?
I Soggetti Ammessi possono richiedere gli incentivi direttamente (accesso diretto) oppure avvalersi di una ESCo, Energy Service Company.
Dal 19 Luglio 2016 possono presentare la richiesta di incentivazione al GSE le sole Società ESCo, in possesso della certificazione secondo le norme UNI CEI 11352.
Le ESCo possono richiedere gli incentivi, in qualità di Soggetto Responsabile, per interventi realizzati su edifici dei soggetti ammessi, in ragione della stipula di un contratto di prestazione/rendimento energetico.
Ricordiamo che la nostra Azienda, FUOCO S.r.l. è una società ESCo competente nella gestione di tali pratiche e non solo, in grado di supportare il soggetto ammesso, che vuole beneficiare dell’incentivo, durante l’intera procedura. In pratica siamo noi a farci carico della tua pratica e nostra cura consegnarti il materiale richiesto.
Quali sono gli interventi incentivabili?
Per le Imprese ed i Privati sono:
- Solare termico: un impianto solare termico consente di sfruttare l’energia solare per la produzione di acqua calda sanitaria e per l’integrazione al riscaldamento.
N.B: per questo intervento, ai fini dell’incentivo, è prevista la nuova installazione.
- Pompa di calore: è capace di produrre energia per il riscaldamento impiegando solo il 25% di consumo di energia elettrica ed utilizzando il 75% di energia prelevata (rinnovabile) dall’ambiente.
N.B: per questo intervento, ai fini dell’incentivo, è prevista la sostituzione di un impianto preesistente.
- Caldaie a Biomassa: sono sistemi di riscaldamento che consentono di ottenere il calore necessario al riscaldamento, valorizzando una fonte rinnovabile di energia senza incrementare le emissioni di CO2 nell’aria.
N.B: per questo intervento, ai fini dell’incentivo, è prevista la sostituzione di un impianto preesistente.
- Scalda acqua a pompa di calore.
N.B: per questo intervento, ai fini dell’incentivo, è prevista la sostituzione di un impianto preesistente
Per le Pubbliche Amministrazioni sono:
- Coibentazioni
- Infissi
- Caldaie a condensazione
- Sistemi di schermatura e/o a ombreggiamento
- Sistemi efficienti di illuminazione
- Building automation
- Pompe di calore
- Caldaie a Biomasse
- Solare termico
- Scalda acqua pompa di calore e impianti ibridi a pompa di calore.
Quali sono i tempi per accedere al Bonus e per ricevere il rimborso?
In riferimento al primo punto la richiesta per accedere all’incentivo è di 60 giorni dal termine dai lavori, i tempi vanno rispettati altrimenti non sarà possibile ricevere nessun rimborso.
Per il rimborso: se l’importo della spesa è inferiore a € 5.000 il rimborso avviene in un’unica rata, entro 60 giorni dall’accettazione della domanda; se, al contrario, l’importo della spesa è superiore a € 5.000 il rimborso avviene in due rate annuali.
L’importo verrà erogato su conto corrente.
Qual è la differenza tra il Conto Termico e l’Ecobonus?
Può capitare di fare un po’ di confusione rispetto alle varie manovre finanziare.
Ma non vi preoccupate, adesso cerchiamo di fare chiarezza.
Il Conto Termico 2.0 è un incentivo economico mentre l’Ecobonus è una detrazione.
Ergo, il rimborso del primo avviene direttamente tramite bonifico bancario, il secondo, invece, con detrazione Irpef.
Entrambi arrivano ad una copertura di un massimo del 65% rispetto all’intervento che si vuole realizzare.
I due strumenti non sono cumulabili.
Infine l’agevolazione del Conto Termico 2.0 viene calcolata sulla base di fattori variabili ossia la caratteristica dell’impianto, zona climatica di installazione dell’impianto e basse emissioni di polveri; mentre l’Ecobonus si attesta sempre al 50% o al 65% in base al tipo di intervento.
Se l’articolo vi ha aiutato a chiarire alcuni dubbi o avete ancora delle perplessità lasciate un commento sul post!
Puoi trovare sul nostro sito www.fuocoesco.com una descrizione dettagliata circa gli interventi incentivabili.
Se, invece, vuoi rivolgerti a noi per usufruire di tale agevolazione puoi compilare i moduli presenti sul sito.
Per un contatto diretto puoi mandare un’email a info@fuocoesco.com oppure chiamare al numero 0828-995250.
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