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Esiste un collegamento tra l’inquinamento atmosferico e il virus?
E’ noto che ci può essere una forte connessione tra l’inquinamento atmosferico e il virus, ciò potrebbe causare un maggior rischio di contrarre infezioni alle vie respiratorie.
Lo affermano Alessandro Miani, presidente Società Italiana di medicina ambientale – SIMA, che dichiara testualmente “Una presenza importante di particolato atmosferico e l’area stagnante sembrano siano i booster, i vettori delle curve anomale di epidemia che sono state ad ora registrate”, e l’epidemiologo ambientale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Emilia Romagna, Andrea Ranzi, che sostiene “l’inquinamento atmosferico è associato a un aumentato rischio di infiammazione prolungata, anche in soggetti giovani e sani: con la conseguente iperattivazione del sistema immunitario”
Alcuni studi hanno ipotizzato come alti livelli di PM (particolato[1], considerato uno degli inquinanti più diffusi) nell’aria possono contribuire al peggioramento delle condizioni di salute per chi ha contratto il Covid-19, danneggiando l’apparato respiratorio e aumentando la letalità delle polmoniti causate dal virus.
L’inquinamento, ergo, è considerato uno dei tanti fattori di rischio che possono compromettere ed aggravare la salute delle persone.
Ovviamente questa connessione è estesa ad ogni forma di virus esistente.
Una tale considerazione ci deve far riflettere e rendere sempre più consapevoli di quanto il rispetto e la salvaguardia del nostro Pianeta sia di estrema importanza, anche e soprattutto per la nostra salute.
E’ essenziale proiettarci sempre di più verso un mondo più salubre e pulito. In che modo? Promuovendo e utilizzando impianti che sfruttano le energie rinnovabili a riduzione dei combustibili fossili; fare la raccolta differenziata; tutelare gli alberi, ridurre il consumo eccessivo della plastica…
Il Governo, nel tempo, si è impegnato duramente nel creare soluzioni a sostegno dell’ambiente e per garantire ai suoi cittadini un risparmio dei costi e dei consumi. Per quanto concerne l’ultimo aspetto ricordiamo le manovre finanziarie dell’Ecobonus, Conto Termico 2.0 e del Superbonus 110% che concedono l’opportunità di installare impianti ad energia rinnovabile usufruendo degli incentivi statali.
E’ stimato che la maggior parte degli italiani, ormai, sono propensi ad una vera svolta ecologica, ponendo una particolare attenzione per quegli impianti come il solare termico, l’eolico ed il fotovoltaico considerate le fonti energetiche più “compatibili con l’ambiente”.
La peculiarità degli impianti ad energia rinnovabile è che funzionano grazie ad elementi già esistenti in natura come l’acqua, il sole, il vento e la terra e, a differenza di altri, sono considerati inesauribili e non intaccano negativamente il nostro Pianeta. L’utilizzo di tali impianti ci permette di autoprodurre energia elettrica ed energia sotto forma di calore.
Le motivazioni che ci devono spingere a operare scelte di questo tipo devono essere non solo il significativo risparmio dei costi e consumi, ma anche la tutela dell’ambiente per scongiurare e limitare alcuni fenomeni come l’effetto serra e il riscaldamento globale.
Fenomeni come quelli appena citati stanno incidendo sempre di più sul nostro ambiente e di conseguenza anche sulla qualità della nostra esistenza.
Il mondo sta cambiando e in peggio, e purtroppo la colpa è solo nostra. Sono i nostri comportamenti quotidiani, la nostra indifferenza e la poca cura verso questi temi che stanno distruggendo tutta la bellezza che ci circonda.
Forse, chissà, siamo convinti che, nonostante tutto stia mutando, gli effetti non sono ancora così impattanti. Ma non è così.
Non dobbiamo essere egoisti, dobbiamo pensare ai nostri figli, ai figli dei nostri figli e così via…dobbiamo preoccuparci di garantire loro un mondo in sintonia con l’umanità.
Se tutti noi non contribuiamo, anche con piccoli gesti, ad evitarli, o quanto meno a ridurli, lasceremo alle future generazioni un mondo ostile e difficile da gestire.
Pensaci.
Neil Armstrong disse “Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”
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[1]Il particolato è uno degli inquinanti più frequenti nelle aree urbane. Esempi di sostanze presenti nel particolato sono fibre naturali e artificiali, pollini, spore, particelle carboniose, metalli, silice e inquinanti liquidi. L’origine di tali sostanze può essere naturale o associata all’attività umana.
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